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Un racconto di Andrea Vitali
Quel folle amore
tra marito e moglie

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"Per l'Amore ho sfidato
ragionevolezza e età"
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Anche la cultura non resiste
al fascino dell'amore
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Ammaliati da Di Caprio
ma pure da due 80enni
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La vita prima del sì
in un deserto rosa
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Le relazioni degli altri
per scoprire noi stessi
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L'amore diventa digitale
e trasforma le relazioni
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"Rischiamo di dimenticare
parole, baci e abbracci"
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"In fin dei conti il web
è come la discoteca"
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Vite al verde
Una Greta, tante Grete
per difendere l'ambiente
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Sfrigolerà in padella
e non sarà più cara
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Laboratorio a cielo aperto
dalla val Bedretto sino al Po
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IL DOSSIER

Per le malattie rare
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IL REPORTAGE

"The game" in Bosnia
per trovare una famiglia
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Questo mondo…

In un mondo sospeso
a divorare serie tv
…l'altro mondo

Come ti riciclo il cibo
a un terzo del prezzo
LE FIRME DEL CAFFÈ
DIARIO di Giuseppe Zois
Meglio portarsi in dote
un'alta dose di equilibrio
un'alta dose di equilibrio
Giuseppe Zois
Caro Diario,
siamo arrivati all’ultimo km della lunga e un po’ stanca corsa per il rinnovo dei poteri comunali, dopo la campagna elettorale più lunga della storia recente. È vero, come dice sarcasticamente qualcuno, che il voto è un intervallo tra una partita e l’altra, perché le competizioni non finiscono mai, ma stavolta all’origine del ritardo c’è stato il fuorirotta della pandemia. Il mutevole stravirus, ora anche in variante giapponese, non si rassegna a mollare la presa e ora traballano un’altra volta anche le Olimpiadi del Sol Levante.
QUEL TALE accidente targato nr. 19 ha imposto un avvicinamento alle urne molto diverso rispetto alla tradizione, che pure era parecchio cambiata nel tempo, perché così vuole la modernità. Finito di fatto, dopo lungo crepuscolo, il comizio, con il contatto diretto tra elettori e candidati, ed essendo in caduta anche i "santini", ormai si viaggia via radio-tv, media cartacei, streaming e soprattutto social. Nessuna nostalgia per i galoppini, sono figure leggendarie entrate nel folclore, con "straordinari" soprattutto nelle scadenze comunali, dove conta e rimane ancora decisivo il fattore "P" della persona che si candida.
NON È DIVENTATO più facile, comunque, il compito di scegliere nella moltitudine degli aspiranti, ammirevoli ad impegnarsi nel pubblico per la comunità del proprio territorio. Non viviamo momenti entusiasmanti nella dedizione che va sotto la bandiera del "senso civico". La macchina di Municipi e CC si è fatta più complessa, richiede applicazione, sacrificio, preparazione, a partire dall’incomprensione, dalla facile berlina e dall’essere sotto costante tiro mediatico, specie nelle città. Non è irrilevante il caso di Comuni dove partiti storici per questa tornata non sono riusciti a far fiorire una rosa di nomi pronti a spendersi per un’Idea e un Ideale.
SE C’È UN AUGURIO da rivolgere a ogni candidato che si è messo in gioco, soprattutto in un’epoca caratterizzata dalla dismisura, è quello di portarsi in dote molto equilibrio, da non confondere con l’equilibrismo, che è ben altro. Viviamo inondati in continuazione da un mare di parole, promesse e aspettative da verificare nella pratica, navigando fra preoccupazioni di ogni sorta. Si avverte un bisogno diffuso di buon senso, che si traduce nel realismo sempre attuale e saggio del "passo secondo la gamba". Diventa ancora più importante ritrovare l’equilibrio interiore tra un passato e un presente difficili da capire e volgere in nuova progettualità. Equilibrio nella teoria e nell’azione, nel rinnovarsi con prudenza, nell’inseguire il futuro quanto basta e nello starne riparati quanto è necessario per non sbandare e finire fuori strada.
siamo arrivati all’ultimo km della lunga e un po’ stanca corsa per il rinnovo dei poteri comunali, dopo la campagna elettorale più lunga della storia recente. È vero, come dice sarcasticamente qualcuno, che il voto è un intervallo tra una partita e l’altra, perché le competizioni non finiscono mai, ma stavolta all’origine del ritardo c’è stato il fuorirotta della pandemia. Il mutevole stravirus, ora anche in variante giapponese, non si rassegna a mollare la presa e ora traballano un’altra volta anche le Olimpiadi del Sol Levante.
QUEL TALE accidente targato nr. 19 ha imposto un avvicinamento alle urne molto diverso rispetto alla tradizione, che pure era parecchio cambiata nel tempo, perché così vuole la modernità. Finito di fatto, dopo lungo crepuscolo, il comizio, con il contatto diretto tra elettori e candidati, ed essendo in caduta anche i "santini", ormai si viaggia via radio-tv, media cartacei, streaming e soprattutto social. Nessuna nostalgia per i galoppini, sono figure leggendarie entrate nel folclore, con "straordinari" soprattutto nelle scadenze comunali, dove conta e rimane ancora decisivo il fattore "P" della persona che si candida.
NON È DIVENTATO più facile, comunque, il compito di scegliere nella moltitudine degli aspiranti, ammirevoli ad impegnarsi nel pubblico per la comunità del proprio territorio. Non viviamo momenti entusiasmanti nella dedizione che va sotto la bandiera del "senso civico". La macchina di Municipi e CC si è fatta più complessa, richiede applicazione, sacrificio, preparazione, a partire dall’incomprensione, dalla facile berlina e dall’essere sotto costante tiro mediatico, specie nelle città. Non è irrilevante il caso di Comuni dove partiti storici per questa tornata non sono riusciti a far fiorire una rosa di nomi pronti a spendersi per un’Idea e un Ideale.
SE C’È UN AUGURIO da rivolgere a ogni candidato che si è messo in gioco, soprattutto in un’epoca caratterizzata dalla dismisura, è quello di portarsi in dote molto equilibrio, da non confondere con l’equilibrismo, che è ben altro. Viviamo inondati in continuazione da un mare di parole, promesse e aspettative da verificare nella pratica, navigando fra preoccupazioni di ogni sorta. Si avverte un bisogno diffuso di buon senso, che si traduce nel realismo sempre attuale e saggio del "passo secondo la gamba". Diventa ancora più importante ritrovare l’equilibrio interiore tra un passato e un presente difficili da capire e volgere in nuova progettualità. Equilibrio nella teoria e nell’azione, nel rinnovarsi con prudenza, nell’inseguire il futuro quanto basta e nello starne riparati quanto è necessario per non sbandare e finire fuori strada.
10-04-2021 22:00
Londra,
La polveriera
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