Laura Garzoli è una ricercatrice che studia i chirotteri
La donna che sussurra
ai pipistrelli perché...
GIANFRANCO QUAGLIA
Non è né pazza né santa, anche se ama parlare ai pipistrelli. Laura Garzoli, ricercatrice di Verbania, sul Lago Maggiore, in realtà sussurra a questi mammiferi, come "L’uomo che sussurrava ai cavalli" nel romanzo di Nicolas Evans da cui è stato tratto il film di successo con Robert Redford. Lei i pipistrelli li studia e li coccola, li accarezza, cercando di convincere il mondo che i chirotteri (questo il nome scientifico) oggi più che mai sono necessari per difendere l’ambiente e garantire un’agricoltura sostenibile, sempre più biologica.
La storia comincia dieci anni fa, quando Laura, allora studentessa all’Università di Pavia, partecipa al bando Interreg Italia-Svizzera e vince una borsa di studio: "La mia - racconta - riguardava l’approfondimento delle indagini chirotterologiche nella Riserva naturale di Dormelletto e nella riserva naturale orientata di Bosco Solivo". Da allora è stato un crescendo di ricerche e passione che portano la giovane studiosa a realizzare il progetto "Yes Bat" (Sì pipistrello), che non ha nulla da spartire con Batman, ma è riconosciuto dalla Fondazione Barilla come la migliore proposta mondiale nell’individuazione di soluzioni ai paradossi del cibo e sulla nutrizione.
Il progetto di Laura Garzoli, da lei stessa poi presentato al Festival del giornalismo di Perugia, è già stato testato anche in campo. In particolare nelle risaie del Piemonte: in tre aziende del Novarese sono state installate le "bat-box", piccole casette-rifugio issate sui pali che possono diventare punti di appoggio e partenza dei pipistrelli per le loro incursioni notturne. Perché nella trama di questo film che va in onda di notte i "buoni" sono proprio i pipistrelli, predatori voraci in grado di inghiottire ciascuno sino a duemila insetti in poche ore. Le "bat box" sono dotate anche di contenitori per la raccolta del guano prodotto dagli stessi chirotteri. Dall’analisi degli escrementi è possibile mappare gli insetti dannosi e adottare strategie di prevenzione mirate, anche nei confronti di specie nuove: i cosiddetti "alieni", che arrivano da altri continenti con il cambio del clima, oppure avio-trasportati come clandestini dagli aerei che seguono le rotte intercontinentali. La chiro-sorveglianza attraverso i pipistrelli, tecnica già sperimentata altrove, può risultare efficace nella riduzione dell’uso di diserbanti chimici. Laura Garzoli è fiduciosa: dall’esame del guano si apprenderà se un nuovo nemico è alle porte, si potranno adottare le necessarie misure per difendere il riso con principi attivi dedicati o mirati oppure ricorrere alla lotta integrata. Piace a Laura definire "Batman della risaia" queste chiro-sentinelle mandate in avanscoperta. "Altro che vampiri - dice -, di loro non dobbiamo avere paura. Soltanto gli stereotipi ci hanno inculcato una ritrosia e una repulsione. Non attaccano l’uomo, sono mammiferi amici. Di più: in alcuni Paesi sono utilizzati per difendere anche i libri".
I libri? Sì, nella preziosa biblioteca dell’Università di Coimbra, in Portogallo, come in quella di Oxford, la salvaguardia di presiozi volumi dagli attacchi degli insetti nocivi è infatti affidata ai pipistrelli. Come dire: i pipistrelli al servizio della cultura.
Il progetto di Laura era stato scelto per il suo alto valore scientifico in una rosa di 178 ricercatori provenienti da 24 Paesi. Il cammino è appena iniziato: la giovane studiosa ora va in cerca di nuove colonie di chirotteri. Una l’ha trovata nei sotterranei di Palazzo Borromeo, sull’Isola Bella, in mezzo al Lago Maggiore.
08.12.2019