STEFANO PESCIA

La Macan non si è limitata ad aggiornare il design che rende il modello più accattivante, ha voluto ritoccare anche la gommatura dei grandi cerchi da 21 pollici ( 4’860 franchi) e la gommatura differenziata tra i due assali. Il telaio ottimizzato e la comodità di viaggio sono ulteriori affidabili compagni di viaggio.
Un altro aspetto non indifferente è la decisione della casa di Stoccarda di concedere la pensione al motore turbo diesel sei cilindri tre litri. Lo ha sostituito con un dinamico 4 cilindri a benzina due litri da 245 cavalli. Una scelta interessante, più che sufficiente per muoversi su ogni percorso e che si affianca alla sua coppia massima che si raggiunge già a 1.600 giri al minuto. Molto apprezzata anche l’introduzione di un preciso cambio automatico a doppia frizione e sette rapporti.
Ragionevole è pure il consumo di carburante. Tra la vasta gamma delle opzioni, la Macan da noi provata disponeva anche del serbatoio dalla capacità di 75 litri ( 10 litri). Tra le novità di maggiore spicco nell’abitacolo, il grande schermo tattile da 10,9 pollici del nuovo Porsche communication management (Pcm), le nuove bocchette di ventilazione, ridisegnate e riposizionate, e il volante sportivo Gt già montato sulla 911. Il Pcm consente di accedere a nuove funzioni digitali, come i comandi vocali intelligenti e il navigatore online di serie.
Cresce anche l’offerta di equipaggiamenti comfort, con l’assistente per la guida in colonna, lo ionizzatore e il parabrezza riscaldabile. Inoltre le applicazioni Porsche connect e Porsche car connect permettono al conducente di comunicare con la propria Macan via smartphone.
Anche la sportività è una presenza che il cliente non disdegna mai e che la Macan offre con la manopola del Drive Mode, sistemata nella parte inferiore del del volante. Il selettore permette di intervenire sui quattro setup disponibili, Confort, Sport, Sport  e Individual.