Il direttore del Lac e l'inaugurazione del Ceneri
"Tutto il settore culturale
respirerà ossigeno puro"
ANDREA BERTAGNI
"In realtà abbiamo già misurato gli effetti positivi sulla cultura dell’apertura della nuova galleria ferroviaria del San Gottardo avvenuta 4 anni fa. Con il nuovo tunnel del Ceneri tutto diventerà ancora più facile, sia per noi, sia per l’indotto economico". Michel Gagnon, direttore del Lugano arte e cultura (Lac), non vede l’ora. Perché i numeri sono lì a dimostrarlo. "Il 40% dei visitatori del Museo d’arte della Svizzera italiana (Masi) arriva dal Nord delle Alpi, nei weekend si sente davvero parlare molto tedesco". Ecco perché con l’inaugurazione della nuova galleria ferroviaria del Ceneri "sarà ancora più facile attrarre visitatori".
Gagnon già prima di dirigere il Lac si era occupato, in Canada, di ragionare sul pubblico che prende auto o treno per raggiungere una mostra che non trova nella sua città o nazione di residenza. "Ad attrarre i visitatori sono esposizioni di richiamo che durano più di 4 mesi, i festival e gli spettacoli". Ecco perché il calendario del Lac si sta modellando su questi gusti. E i risultati sembrano dare ragione al direttore. "Il 30% dei visitatori arriva dall’Italia", sottolinea.
Mobilità per il settore della cultura significa dunque ossigeno. Ma non solo. "A beneficiare dei nostri visitatori è anche l’economia locale".
an.b.
29.08.2020