Oltre che alla moda dipendiamo da calcoli ben precisi
Il guardaroba perfetto?
Questione di geometria
ROSELINA SALEMI
La sezione aurea di Fibonacci ha definito già nel Duecento le regole della simmetria e delle proporzioni. Ma oggi la geometria dei corpi non serve a stabilire i diktat matematici della perfezione. Serve a conquistare il guardaroba perfetto. Per prima cosa, dobbiamo conoscere la nostra figura. Siamo a rettangolo, come Charlize Theron? A triangolo come Shakira? A triangolo inverso come Charlene di Monaco e Diane Lane? A diamante come Melissa McCarthy? A "otto "come la mitica Marilyn e Selena Gomez? Oltre che dalla moda, dipendiamo dalla geometria, dal baricentro alto e basso. Il concetto del "mi sta bene addosso", diventato scienza, può essere sintetizzato in un’espressione algebrica, può dipendere da calcoli molto sofisticati.
Rossella Migliaccio, consulente d’immagine, in Forme (Vallardi) analizza i corpi, li scompone, consiglia pieghe piatte o sottili, vita bassa e alta, pantaloni palazzo o a zampa. Agli elementi dell’eventuale equazione bisogna aggiungere l’influenza delle star, il cambiamento delle misure negli ultimi vent’anni (vita meno stretta, spalle più larghe, piedi più grandi), lo sdoganamento delle forme e la corrente "body positivity ".
Cominciamo dal collo. La circonferenza è mediamente di trentatrè centimetri, la lunghezza è di circa dieci. Per slanciare la figura è meglio "allungarlo" visivamente con una collana. La giusta lunghezza è più o meno all’altezza del petto, in corrispondenza del balance point. Per calcolarlo basta prendere la lunghezza del viso dall’attaccatura dei capelli al mento e portare quella stessa misura dal mento in già fino al punto di equilibrio.
Fatti i conti, scopriamo come vestirci. Per le Triangolo (la parte superiore del corpo è più sottile di quella inferiore, la vita è stretta, fianchi sono morbidi), classica figura ad anfora, o meno gentilmente "a pera", diffusa nel bacino del Mediterraneo e in Sud America (Shakira, Jennifer Lopez, Camila Cabello) servono abiti o cappottini a vita alta, maglie e maglioni medio-corti, giacche e gilet con tagli strutturati, pantaloni lunghi e leggermente svasati, gonne al ginocchio, calze scure e opache, cinture a fascia, scarpe color nude, borse a tracolla. Le Rettangolo, che hanno avuto la loro icona in Audrey Hepburn, hanno baricentro alto, spalle e fianchi allineati e punto vita appena accennato come Victoria Beckham, Gwyneth Paltrow e Nicole Kidman. A loro stanno bene i cappotti lunghi, dritti, le polo e le scollature sulla schiena, lo smoking, i pantaloni di taglio maschile, e le gonne a portafoglio (prendere come esempio Nicole Kidman nella miniserie Undoing).
Le Clessidra, forma bellissima, con la vita come punto di forza, hanno dominato il secondo dopoguerra, trionfo delle maggiorate. Scarlett Johansson, Christina Hendricks, Emily Rataikowskij sono Clessidre "contemporanee", più sottili, ma la forma è quella. La variante a Otto (parte bassa e alta del corpo sono allineate e il punto vita è visibile) ha una perfetta testimonial in Salma Hayek che, infatti, porta più gonne che pantaloni, tubini dritti e pepli. Vuol dire che le donne devono affrontare tutti questi calcoli prima dello shopping? In parte lo fanno già, per istinto, senza righello, anche se questo tipo di analisi geometrico-matematica può essere un modo per rivalutare le materie Stem (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) e renderle più piacevoli, al servizio della bellezza.
20.02.2021